
Il misterioso sito di Teotihuacan, la città degli dèi
Il misterioso sito di Teotihuacan

Il luogo degli dèi
All’apice del suo prestigio, tra il 150 e il 450 d.C., Teotihuacan arrivò ad essere uno dei più grandi centri urbani delle Americhe precolombiane.
Lo dimostra l’imponenza degli edifici che corredano il sito archeologico: la Piramide del Sole è il secondo edificio a struttura piramidale più grande delle Americhe, inferiore solo alla Piramide di Cholula.
Teotihuacan fu un importante centro religioso. La religione praticata era molto simile a quella di altre civiltà centroamericane (Aztechi, Zapotechi, Maya..).
Si adoravano il Serpente Piumato e Chaac, il Dio della pioggia. E come in altre culture contigue, si praticavano sacrifici umani.”
Nonostante le maestose evidenze archeologiche, della Civiltà Teotihuacan sappiamo ben poco, molto è ancora avvolto nel mistero. Quel che è certo, però, è che questo popolo doveva possedere approfondite conoscenze di astronomia, architettura e urbanistica.
Geometrie dallo spazio
La disposizione geografica di Teotihuacan è un ottimo esempio di pianificazione urbana, l’orientamento dei suoi edifici segue un criterio simbolico.
Il reticolato urbano è allineato con precisione a 15.5° nord-est; il Viale dei Morti sembra puntare verso il Cerro Gordo che, a sua volta, si trova a nord della Piramide della Luna.
Gli elementi strutturali fondamentali sono il grande viale centrale chiamato “Viale dei Morti”, sui cui lati sorgono la grande Piramide del Sole, la Piramide della Luna, diverse piattaforme e la cosiddetta “Cittadella” che comprende il Tempio del Serpente Piumato.
La progettazione di Teotihuacan
La piramide fu costruita in due fasi.
La prima parte fu edificata verso il 100 d.C., la seconda fase costruttiva, risalente all’inizio del III secolo d.C., portò il sito alle dimensioni finali che conosciamo oggi:
225 metri di lato e 75 metri d’altezza, facendone la terza piramide più grande al mondo, anche se ben più bassa della Grande Piramide di Cheope a Giza (146 metri).
Terminata la struttura, i costruttori dipinsero murales dai brillanti colori rappresentanti giaguari, stelle, serpenti a sonagli ed altri simboli della cosmologia mesoamericana. Le pitture e l’intonaco, purtroppo, si sono sgretolati e oggi non sono più visibili.
Il mistero di Teotihuacan

Credit: History
L’aspetto più sorprendente di Teotihuacan è dato dalla straordinaria somiglianza tra la disposizione dell’intero complesso e i moderni chip dei processori dei computer.
Un vero e proprio circuito che può essere identificato come tale solo vedendolo dall’alto.
Il posizionamento rispondeva forse a precise esigenze funzionali?

dav
Questo materiale nel sito di Teotihuacan è presente in tutti gli edifici: nei complessi residenziali, nei templi e lungo le strade. Il suo utilizzo, però, non aveva motivi estetici, quindi è probabile che questo minerale avesse altre funzioni ben precise…
Ti è piaciuto questo articolo e vuoi approfondire l’argomento?
Qui troverai un contenuto speciale per te: un Glossario che può essere letto “voce per voce” e che vuole rispondere a dubbi e richieste di approfondimento che ci sono arrivate nel corso degli anni. Un vero e proprio strumento di supporto durante la lettura dei libri di Mauro Biglino.

Autore: Mauro Biglino
Mauro Biglino, autore best seller, studioso ed esperto di storia delle religioni, è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo, collaborazione che si è conclusa una volta iniziata la carriera di scrittore. Da circa 30 anni si occupa dell'analisi dei cosiddetti testi sacri nella convinzione che solo la conoscenza diretta di ciò che hanno scritto gli antichi redattori possa aiutare a comprendere il nostro passato. Mauro Biglino, con il suo metodo "facciamo finta che…", ha portato alla luce sorprendenti scoperte.