Il Falso Dio
-
(3 Recensioni)Valutato 5.00 su 5 su base di 3 recensioni03
€1.00
In arrivo
CONDIVIDI E HAI SUBITO 1 EURO DI SCONTO!
Condividi nei social network cliccando sui bottoni qui sotto e riceverai IMMEDIATAMENTE lo sconto di 1€ DA USARE SUBITO col tuo acquisto (ti verrà scalato il prezzo nel totale del carrello). Fare un semplice click conviene! (non cumulabile con altri codici sconto)
Il Falso Dio
In ambito storico-sociale l’uomo e il Divino rappresentano un binomio inscindibile, il cui sviluppo parallelo ha portato alla costituzione del rito e del sacro. La pratica del culto ha sempre assunto, sin dalle epoche più remote, la funzione sociale e politica di aggregare e “pilotare” la massa per mezzo di risposte faziose riguardo ai problemi ultimi dell’esistenza:
- Qual è il senso della vita?
- Perché e da chi sono stato creato?
- Cosa mi attende dopo la morte?
Le religioni hanno dato vita a pantheon ricchi di dèi o a rigidi monoteismi che pretendevano e pretendono ancora oggi l’ubbidienza e la devozione morale, pratica ed economica dei credenti. Da Osiride a Gesù, attraverso i testi sacri, è stato creato il Falso Dio con precisi intenti di propaganda e di controllo.
Soprattutto il Cristianesimo, le cui origini sono tutt’altro che limpide, ha dato risposte e forma al suo messaggio di salvezza cannibalizzando gli elementi essenziali dai culti preesistenti:
- L’immortalità dell’anima, il giudizio universale, la risurrezione e il dualismo Dio/Diavolo derivano dallo zoroastrismo, dai culti misterici greci e dalla Sapienza egizia. Tutti antecedenti il cristianesimo di molti secoli.
- La Croce, il simbolo cristiano per eccellenza, risale al neolitico e al culto del Sole; in Mesopotamia la croce Tau identificava il dio babilonese Tammuz, in Egitto l’ankh simboleggiava la vita, il soffio vitale.
- L’anno liturgico cristiano è una pantomima di festività pagane. Da Capodanno a Natale l’origine delle celebrazioni è mesopotamica, egizia e romana.
- Il culto cristiano si sorregge grazie ai dogmi, proposizioni faziose ma accettate incondizionatamente, non discutibili e considerate Verità rivelata direttamente da Dio. I dogmi sono stati predisposti a partire dal IV secolo e successivamente integrati e aggiornati sino al 1950.
- Gesù Cristo, dalla sua immagine al suo messaggio, è un personaggio spurio. Gli autori dei testi considerati fonti accreditate non lo hanno mai conosciuto e non sono stati testimoni oculari delle presunte opere.
La religione cristiana, sebbene si proponga come unica, originale e salvifica, in realtà è un rifacimento di culti antecedenti ed è posseduta da una vigorosa e robusta anima pagana.
Un libro di Stefania Tosi.

Autore: Stefania Tosi
Stefania Tosi, laureata in Storia, è docente di materie umanistiche, ricercatrice indipendente, studiosa di storia antica e di mitologia. Da più di dieci anni si occupa di storia dell’Antico Egitto e dei testi sacri egizi a cui ha successivamente affiancato l’analisi dei testi biblici. Vive e lavora a Milano.
Informazioni aggiuntive
Pubblicazione | Maggio 2017 |
---|---|
Dimensioni | 14×20 cm |
Pagine | 230 |
di Mirko R.
Un libro che apre decisamente gli occhi e la mente. Non mancano riferimenti storici e particolari ben documentati. Consigliato a credenti e non.
di 74colombo
Bellissimo libro pieno di riferimenti storici che spiega molto bene la nascita di queste finte credenze che oggi schiavizzano e vivono alle spalle dei poveri credenti poco informati o istruiti.
di Amir Abbas
Un’accurata disamina, ricca di riferimenti e dettagli storici, in cui si passa dal concetto del divino per le culture più antiche fino ad arrivare all’affermarsi del cristianesimo con annessa una monumentale opera di “esproprio, interpolazione, falsità deliberate, adattamenti e rimaneggiamenti di ogni sorta. Di particolare interesse i riferimenti tratti dal libro di Marco Pizzuti ed i capitoli relativi alle festività, ai culti egizi e zoroastriani. Non posso che consigliarne la lettura, come anche altri volumi dell’autrice altrettanto affascinanti. Questo filone di brevi saggi fanno capire come vengono utilizzati simbolismi e riti antichi per proporre una pantomima che va avanti da troppo tempo.